44_Il Natale in Italia

Per molte persone Natale significa famiglia, riposo, festa, riflessione. Un momento dell’anno in cui tirare le somme e fare i progetti per l’anno nuovo. Per molti italiani Natale significa anche molto cibo, panettone, giochi da tavolo e innumerevoli caffè dai parenti. L’Italia è un paese piccolo, ma con tradizioni e abitudini molto diverse da Nord a Sud.
Oggi voglio parlare di quelle tradizioni di Natale che sono un po’ comuni in tutto lo stivale…

Trovi materiali la trascrizione dell’episodio e materiali extra qui.

44 bis_Il Panettone e il Pandoro – Episodio extra

Ogni anno, a Natale, agli italiani viene domandata una cosa. Sempre la stessa domanda: pandoro o panettone? Questo dubbio amletico presente in tutte le case è facile da risolvere, spesso si mangia sia una fetta di pandoro sia una fetta di panettone!

Questi due dolci sono in qualche modo simili, ma diversi. Per molti italiani rappresentano il Natale e anticipano un momento di festa in famiglia, di riposo, di amore e amicizia.

In questo episodio speciale voglio raccontare un po’ la storia di questi due dolci che sono antichi e appartengono alla tradizione italiana da centinaia di anni.

Questo episodio è disponibile per le persone iscritte al pacchetto di trascrizioni di Pensieri e Parole (episodi 35/45).


Mi interessa

43_Due parole con Ugo Coppari – Pensierini

Oggi faccio due chiacchiere con Ugo Coppari, ideatore del progetto Pensierini.
Come può la scrittura aiutarci a imparare l’italiano? In che modo possiamo iniziare a scrivere nella lingua che studiamo?
Una piacevole conversazione su scrittura, lingua italiana, grammatica ed esperimenti bambineschi.

I Pensierini letti in questo episodio:

Il mio paese
Il mio paese è il Mali, si trova in Africa. In Mali lavoravo come allevatore, mi piaceva molto lavorare con le pecore e le mucche perché mi piacciono molto gli animali. Le mucche sono il mio animale preferito perché danno il latte agli uomini e li aiutano nei campi. Adesso vivo in Italia, non lavoro ma studio italiano. Io penso che studiare la lingua italiana è importante per vivere bene qui. Anche se il mio paese è il Mali io preferisco stare in Italia perché la vita è migliore qui. Mi piacerebbe lavorare con gli animali come facevo in Mali, così il mio paese mi mancherà di meno.

Lancina
Nato in Mali
Vive a Foiano della Chiana (Italia)

Cara Italia
Io non ho mai capito di che nazionalità sono, perché in Italia sono siriano e in Siria sono italiano. Non solo in Siria. Ad esempio quando vado in Canada a trovare i miei cugini, loro mi considerano un italiano e mi deridono gesticolando all’italiana e dicendo “Mario, pizza e mafia”. Nonostante ciò vado fiero delle mie origini. Anche se non sono nato qui, sono infatti più legato all’Italia, sia perché ci ho vissuto di più, sia perché qui ho conosciuto tante persone affidabili e simpatiche. Anche gli studenti a scuola sono socievoli, per questo ci si integra facilmente.
Adoro l’Italia con tutti i suoi problemi, perché alla fin fine è il luogo dove sono cresciuto e sono diventato forte. La ringrazio se sono qui a frequentare persone speciali, e per avermi fatto passare momenti indimenticabili.

Marwan
Nato in Siria
Vive a Perugia (Italia)

Vivere tra le pagine
Quando ero nel mio Paese amavo vivere tra le pagine come lo amo ora, l’unica differenza è che vivevo solo tra le pagine che mi venivano consigliate o dette; tipo a scuola, per gli esami.
Tutto questo, però, sarebbe cambiato dopo il mio viaggio per arrivare fin qui. Durante il viaggio avevo un libro di una scrittrice del mio Paese e parlava della guerra civile che c’era stata, ne parlava in maniera da farmela sembrare un evento avvenuto ieri. Quelle volte che mi è capitato di poter leggere, aprivo il romanzo alla pagina che credevo fosse dove avevo smesso di leggere il giorno prima. In parole povere, durante quei momenti di quel viaggio particolare, vivere tra le pagine era come trovare di colpo un’oasi nel deserto.
Al mio arrivo in Italia, dove mi sono trovato in mezzo a una cultura non analoga alla mia, a persone con pensieri e stili di vita molto diversi da quelli a cui ero abituato, la lettura (ovviamente di testi meno complicati all’inizio), ovvero vivere tra quelle pagine, mi è stato ancora di grande aiuto, quando avevo bisogno di scappare dal mondo esterno, di intraprendere viaggi in Paesi che non so se sarò in grado di visitare fisicamente, di vedere il mondo attraverso l’obiettivo della penna dello scrittore, dell’inchiostro, delle pagine.
Vivere tra le pagine oggi per me è vivere.

Kehinde
Nato in Nigeria
Vive a Scordia (Italia)

Se vuoi leggere altri Pensierini, li trovi qui.

Se vuoi comprare la rivista, trovi la campagna Indiegogo qui.

Trovi la trascrizione di questo episodio qui (a partire dal 12 dicembre)

 

 

42_Momenti di trascurabile felicità

Ogni giornata è fatta di piccoli momenti che si susseguono, si seguono uno dietro l’altro. I miei momenti, personalmente, molto spesso sono scanditi dal cibo. Mi alzo e gusto un caffè, poi aspetto il pranzo, a metà pomeriggio un dolcino e un altro caffè e subito penso a cosa posso cucinare per cena. Il mio orologio biologico si muove a carboidrati e caffè. Cibo a parte, ci sono molti altri momenti speciali durante la settimana. Momenti che sono ripetuti e diventano quasi rituali: prendere il bus, aspettare il treno, fare la spesa al supermercato, ascoltare l’episodio di un podcast, incontrare un amico, fare la pausa caffè con un collega. Alcuni momenti possono sembrare banali e insignificanti, ma forse non sappiamo che sono indispensabili.

Oggi parliamo di momenti di felicità e di un libro in particolare. Poi però ti consiglio anche un paio di film che puoi guardare durante le vacanze di Natale.

41 bis_La vita di corte – episodio speciale

Questo episodio è disponibile acquistando il pacchetto di trascrizioni di Pensieri e Parole.

Paolo Veronese, Matrimonio a Cana, dettaglio

In questo episodio speciale parlo della vita di corte. Ci concentriamo soprattutto sul Rinascimento e vediamo come si comportavano, dove vivevano e come si vestivano gli uomini e le donne
nel 1500.

La vita di corte

Molti capolavori della storia dell’umanità sono nati in un posto che si chiamava “corte”. Se pensiamo alle opere
di Botticeli, Leonardo da Vinci, Michelangelo e molti altri abbiamo molti esempi di arte umanistico-rinascimentale. In questo episodio speciale voglio parlare di alcuni aspetti della vita di corte.

Prima di tutto, che cos’è la corte? La corte in origine è la residenza del re dei Franchi. Ha un significato collettivo questo nome, cioè la corte non è solo un posto, una casa, ma anche tutto un insieme di persone che si prendono cura della vita e degli affari di un sovrano.

Questa struttura arriva da un modello che esisteva nel Medioevo e si chiamava curtis. La curtis, nel Medioevo, era un terreno che comprendeva la casa di un padrone e campi intorno. Questi campi erano coltivati da persone del popolo, che potevano essere libere, semilibere o schiave. La corte aveva confini ed era chiusa. L’intero ciclo di produzione e scambio era nel Medioevo dentro alla curtis. Ancora oggi molte città italiane hanno delle mura antiche che delimitano i confini della città, possiamo pensare alle mura come a un confine di quella che era la corte nel passato.

Poi, nel periodo umanistico – cioè nel 1400 più o meno – e poi nel Rinascimento, la corte diventa un grandissimo centro di elaborazione di cultura.

Trovi la continuazione di questo episodio qui.

41_Ci vediamo in osteria?

Da centinaia di anni gli italiani si incontrano, mangiano e bevono insieme, fanno affari. Ci sono alcuni luoghi che rendono viva la città. Oggi parliamo di quattro luoghi importanti della città del passato: la taverna, l’osteria, la corte e il caffè.

Oggi è facile incontrarsi. Abbiamo internet, abbiamo i telefoni cellulari, abbiamo le app, i siti di appuntamenti e chi più
ne ha più ne metta1. L’uomo è un animale sociale. Questo
è dimostrato dalle città, dai paesi e dai piccoli villaggi. Da sempre l’uomo vive in gruppo, a parte pochi casi isolati di solitudine ed esperienze di eremiti.

Non solo, l’essere umano fa festa da tanti anni. Cibo, vino, musica, balli, banchetti3. Sono cose che esistono da centinaia di anni. Sono il modo che esisteva in passato per conoscersi, per comunicare e per scambiare idee.

Oggi parlo di alcuni luoghi che erano importanti per la vita sociale del passato. Torniamo indietro nel tempo e facciamo un viaggio nei posti dove le persone si incontravano, facevano affari, si conoscevano.

Iniziamo dall’antichità…