Imparare una lingua è un atto politico

Alcuni pensieri e un augurio per il 2020.

Per ascoltare mentre leggi:

Perché imparare una lingua straniera? Perché sopportare (to bear) quell’ imbarazzo, quella frustrazione che sentiamo quando proviamo a parlare in una nuova lingua? Perché quella fatica? E quegli esercizi di grammatica… Oh mamma…

Con l’inizio del 2020 ho pensato molto al mio lavoro, all’Italia e ai motivi che mi spingono (encourage me) a creare il podcast. Voglio condividere alcune di queste riflessioni con te.

Il mondo dei social può essere cattivo. I telegiornali in Italia raccontano una notizia peggio dell’altra. Le persone sono insoddisfatte del proprio paese ed emigrano. Il clima peggiora (gets worse) e ci sono disastri naturali.

Che cosa possiamo fare? Come rispondiamo a tutto questo? Quale è la nostra responsabilità nel mondo, nel nostro quartiere (neighborhood), nella nostra famiglia?

Possiamo fare una cosa molto semplice, ma potente: donare il nostro tempo alla condivisione e alla cultura. Parlare con gli altri è un atto politico. Condividere il tempo con altre persone è un atto politico. La cultura riempie la nostra vita, ci fa pensare, ci fa essere uomini e donne migliori. Imparare una lingua straniera è un atto politico.

Quando impariamo una nuova lingua doniamo il nostro tempo alla cultura. La cultura di un altro paese, la cultura di un altro tempo. Imparare una lingua straniera ci fa entrare in contatto con altre realtà, diverse dalla nostra.

Quando impariamo un’altra lingua cambiamo, siamo persone diverse. E mentre conosciamo gli altri, conosciamo anche noi stessi. Vediamo che possiamo fare cose straordinarie, possiamo comunicare senza barriere, possiamo viaggiare senza paura, possiamo sognare. Nell’incontro con un’altra cultura e con un’altra persona ci sentiamo bene.

Quando impariamo l’italiano, ci sono tre aspetti importanti nel nostro viaggio:

1 – Ascoltare

Ascoltare gli altri e ascoltarci dentro (listen to others and listen to ourselves). L’ascolto è il primo livello per imparare una lingua.

Possiamo ascoltare storie del presente o del passato, possiamo ascoltare musica. Possiamo ascoltare anche senza capire tutto.

I podcast sono un buon modo per ascoltare ed entrare in un altro mondo. Con i podcast possiamo imparare mentre camminiamo con il nostro cane, laviamo i piatti o andiamo al lavoro.

Nel 2020 ti consiglio di ascoltare tanto. Riempi (to fill) la tua casa di musica, interviste, parole.

2 – Leggere

Leggere è uno strumento molto potente.

Con un libro in mano non ci sentiamo soli. Possiamo parlare con qualcuno anche senza aprire la bocca. Con un libro possiamo viaggiare senza lasciare il divano di casa (without leaving the sofa). Leggendo impariamo dagli autori del passato e non siamo soli. Possiamo imparare, immergerci nella cultura (immerse ourselves in culture). 

Ti auguro di leggere molti bei libri quest’anno ( Vuoi consigli? Seguimi su YouTube. Presto in arrivo consigli di lettura).

3 – Parlare

Parlare è un po’ l’obiettivo finale del linguaggio. Parliamo per chiedere qualcosa. Parliamo per fare amicizia e non sentirci soli. Parliamo per capire i nostri sentimenti. Parliamo per esplorare il mondo e capire la vita.

Possiamo parlare in forma scritta ( con una cartolina per esempio) o parliamo con la nostra bocca.

In ogni caso, parlare è un modo di capire il mondo.

Nel 2020 ti auguro di parlare molto in italiano, di ordinare molti cappuccini e di incontrare molti nuovi amici (so che parlare è abbastanza spaventoso, se vuoi un aiuto, mi trovi qui).

Questo è il mio augurio per te per il 2020.

Ti auguro di sperimentare, osare, scoprire, parlare, imparare. Ti auguro di perderti in una piccola città italiana. Ti auguro di incontrare persone curiose, generose e accoglienti. Ti auguro di incontrare te stesso/a. 

 

Per questo articolo mi sono ispirata a un interessante testo di Oliver Burkeman sul The Guardian: It’s not enough to have a day off: you need others to share it with