Trasforma l’italiano in routine. Consigli pratici

 

Siamo tutti molto impegnati. A volte pensiamo di non aver tempo per iniziare a studiare una lingua straniera. E questa sensazione riguarda anche altri aspetti della nostra vita: fare sport, leggere, dedicare tempo alla nostra famiglia, imparare qualcosa di nuovo.

Forse però questa mancanza di tempo è un’illusione e con alcune piccole tecniche possiamo integrare lo studio di una lingua straniera o la lettura nella vita di tutti i giorni.

Secondo uno studio di Agicom, un italiano medio passa una media di 4 ore davanti alla televisione. In aggiunta, passiamo quasi due ore al giorno sui social.

Molto tempo, giusto?

E se usassimo anche solo un’oretta al giorno per imparare le lingue o qualcosa di nuovo?
Con questo articolo voglio darvi alcuni consigli per integrare lo studio dell’italiano nella vostra vita quotidiana.

1 – il potere delle abitudini

Le abitudini sono quello che facciamo per sentirci sicuri. Sono i gesti spontanei e automatici, quei momenti del giorno che ci fanno sentire a casa.
In un interessante studio pubblicato nel 2013, il vincitore del premio Pulitzer Charles Duhigg, parla dell’importanza delle abitudini.

Il giornalista dice che tutti noi siamo governati dalle nostre abitudini, anche se non sempre lo sappiamo. Dice che con piccoli stratagemmi, possiamo imparare a governare le nostre abitudini e cambiarle.
Ma come? Prima di tutto dobbiamo essere consapevoli delle cose che facciamo. Riconoscere un’abitudine malsana è il primo passo per riuscire ad analizzarla e cambiarla.

Esercizio:

Fate una lista delle cose che vi piacerebbe cambiare o delle abitudini che avete e vi piacerebbe eliminare. Esempi:

  • Controllare il cellulare prima di dormire
  • Usare il computer fino a tardissimo

Osservate il tempo che perdete a fare qualcosa che non porta vantaggi, piacere o nuove conoscenze nella vostra vita.

2 – Segnale, routine, gratificazione

Una volta individuata l’abitudine dannosa, osservatela. Lo stesso Duhigg dice che ogni abitudine è formata da tre parti: segnale, routine e gratificazione. Ogni abitudine ha un segnale che la scatena. Può essere un’abitudine che abbiamo da tempo, un bisogno tattile, un sentimento di solitudine. Alcuni luoghi possono stimolare l’inizio dell’abitudine, stimoli visivi oppure orari. Questo segnale arriva al nostro cervello e ci fa credere che se faremo una determinata azione, avremo un premio, una gratificazione.

Una persona che ama fumare ad esempio, si sveglierà la mattina e sentirà il bisogno di accendere una sigaretta subito dopo il caffè. Forse quello è un momento di risveglio oppure un momento di riflessione con se stessi. La sigaretta porta in questo caso una gratificazione momentanea, un piacere che però scompare subito dopo che l’abbiamo accesa.

Cosa dobbiamo fare allora per cambiare questi meccanismi?

Charles Duhigg suggerisce di sostituire la routine (cioè la parte centrale del processo), ma mantenere il segnale e la gratificazione. In questo modo: quando individuiamo il segnale del nostro corpo che sente il desiderio di una sigaretta, sostituiamo il gesto dell’accensione con qualcos’altro. Forse una breve camminata nel parco, un disegno oppure un bicchiere d’acqua fredda. In questo modo possiamo sostituire piano piano l’abitudine dannosa con una sana e positiva per la nostra salute.

Come possiamo applicare tutto questo allo studio dell’italiano?

Prima di tutto possiamo individuare un momento della giornata che è libero e che possiamo dedicare all’italiano. È importante che sia un momento preciso, in un determinato orario. Può essere la mattina appena svegli, appena dopo il caffè oppure poco prima di andare a dormire. Può anche essere sotto la doccia. Ma deve essere un momento preciso e dobbiamo prendere un impegno.

Esercizio:

Pensa alla tua giornata. Individua alcuni momenti liberi e fai una lista. Non serve molto, basta avere almeno 15 minuti liberi ogni giorno.

Pensa a un momento in cui puoi concentrarti e fermarti.
Scarica il tracker di Speak Italiano e preparati all’inizio delle danze!

Segnale

Scegli un segnale per la nuova routine che vuoi innestare nella tua vita. Il segnale deve essere qualcosa di pratico e preciso.

Alcuni esempi per aiutarti:

  • Quando preparo colazione ascolto un podcast in italiano
  • Mentre bevo il caffè dopo pranzo leggo un paragrafo in italiano

 

Pensa poi a un premio, una gratificazione. Questo premio può essere giornaliero o settimanale. Forse un cioccolatino, oppure 10 minuti della serie che ti piace, un dolcetto, un massaggio. La gratificazione è qualcosa di molto importante. La gratificazione crea nel nostro cervello il desiderio di una cosa bella che arriverà e può motivarci allo studio e alla costanza. Forse puoi programmare una vacanza in Italia come gratificazione!

Puoi sperimentare con le gratificazioni, i premi che dai a te stesso. Puoi in questo modo vedere che cosa funziona meglio per te.

La gratificazione è molto importante perché crea in noi il desiderio della routine. Il classico biscottino che diamo al nostro cane se si comporta bene. Quando il processo di routine è attivo, il nostro cervello sente la gratificazione ancor prima di mangiare il biscotto!

In questo modo, anche imparare una lingua può diventare una buona abitudine. Con soddisfazione e gratificazione.

Image by Kanenori on Pixabay

Chi va piano, va sano e va lontano

Adesso pensa a un obiettivo pratico. Fai una lista di desideri e scegli qualcosa da iniziare e portare avanti per 30 giorni. Ma attenzione: deve essere qualcosa di realistico. Se non hai mai visto il Giapponese in vita tua, non puoi pensare di leggere un intero libro in giapponese.
Non devi lasciare spazio alla frustrazione. Per questo devi scegliere un obiettivo realizzabile. Deve essere qualcosa di stimolante e che porta a un miglioramento, senza essere troppo difficile.
Ti consiglio di dividere il tuo obiettivo finale in piccoli passi, piccoli livelli progressivi da superare.

Allena la tua forza di volontà: prevedi momenti di fallimento

Il fallimento fa parte della vita. Non è semplice creare nuove abitudini e devi prevedere alcuni momenti in cui non riuscirai a seguire i tuoi propositi. Questo però non deve spaventarti o farti desistere.

Nello stesso studio, Charles Duhigg riporta alcuni esperimenti che sono stati fatti negli Stati Uniti su gruppi che appartengono a classi sociali diverse. In tutti gli studi è emerso che le persone che immaginano le difficoltà e pensano in anticipo a come superarle, hanno più successo. Questo perché hanno un programma, un piano d’azione anche per gli imprevisti o le difficoltà.

Prevedi un piano B.

Quando ti senti scoraggiato ad esempio, puoi parlare con qualcuno. Di solito le persone che sono preparate per i momenti di scoraggiamento si arrendono meno e superano meglio questi momenti. Parlare con gli altri è sempre un buon modo per riprendere le energie.

Se vuoi, puoi unirti al gruppo Facebook di Speak Italiano: qui ci scambiamo idee e consigli, parliamo di letteratura e usiamo l’italiano per imparare insieme.

Se vuoi leggere il libro di Charles Duhigg lo trovi qui.

Se vuoi inserire nella tua routine una conversazione o lezione in Italiano con me, puoi trovare maggiori informazioni su lezioni individuali e di gruppo qui sul mio sito.

Buona fortuna e buona programmazione!

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